domenica 5 febbraio 2012


Mini guida ad alcuni vocaboli comunemente abusati

Mi propongo e vi propongo un’operazione in itinere di igiene del linguaggio, ossia ripulire le parole dalle scorie che comportamenti opportunistici, conformistici o di pigrizia mentale, vi hanno depositato, mistificandone e persino snaturandone il senso.

GUERRA UMANITARIA: per il carico di violenza, di dolore, di distruzione, di perdita di umanità, che implica il vocabolo “guerra”, in nessun caso può essere associato all’aggettivo “umanitario”. Qui realmente si tratta di una snaturazione del significato.

CAPITALE UMANO, RISORSE UMANE: non si capisce il nesso tra l’aggettivo umano e i termini capitale e risorse, che hanno una connotazione economica o comunque utilitaristica. Esistono in italiano termini perfettamente comprensibili, quali personale, lavoratori, dipendenti, professionisti, imprenditori, ecc.

ESUBERI: la definizione che fornisce il vocabolario è quantità eccedente. Notiamo innanzitutto che il termine quantità non implica la qualità, che può differenziare gli “eccedenti”; inoltre, chi, e in base a che cosa, stabilisce la quantità eccedente? Si tratta in ogni caso di un termine volutamente poco chiaro: diversa, infatti, sarebbe la nostra percezione se si usassero le parole reali, quali perdenti posto/lavoro, disoccupati, cassintegrati.

SECONDA REPUBBLICA: è un falso. La seconda repubblica si avrà nel nostro paese quando i governanti acquisiranno la cultura del servizio pubblico e i governati quella dell’esercizio della cittadinanza.

CREDITO, DEBITO, PRODUZIONE, SPENDIBILITA’: vocaboli che quotidianamente vengono usati da chi opera nella scuola e che certo sarebbero più adatti nel consiglio di amministrazione di un’azienda.

DISCESA IN CAMPO: mutuata dal linguaggio calcistico, l’unico evidentemente familiare a chi per primo ne ha fatto uso, è uno dei vocaboli più usati. Si leggono e si ascoltano assurdità del tipo: discesa in campo del papa, di uno stilista, di un’associazione, ecc., laddove si tratta invece di fare o entrare in politica; prendere o ribadire una posizione; intervenire.

SQUADRA DI GOVERNO: ma cosa si usava in questo caso 17 anni fa? Gruppo, equipe? La Politica è troppo importante per definirla con metafore calcistiche.
Poi vi sono termini da sguardo truce e mascella quadrata.

POLEMICA, usato abbondantemente al posto di dibattito, scambio di opinioni, divergenza di vedute, rimostranze, ecc.

ASSALTO (per esempio ai giardini del Quirinale; ai cinema di prima visione; ai negozi nei giorni di saldi, mentre le immagini in tv o le foto sui giornali mostrano persone ordinatamente in fila), laddove si tratta evidentemente di folla, moltitudine, ecc.

INVASIONE di clandestini, invece di arrivo di cittadini extracomunitari.

EMERGENZA o ALLARME per il caldo in estate e il freddo in inverno. Se capiterà una vera emergenza di tipo climatico, che vocaboli ci dovremo inventare, dal momento che questi li abbiamo usurati ad ogni cambio di stagione?
E, in generale, a chi e a cosa serve questo livello permanente di ansia, di ostilità, di scontro? Certamente non al processo di maturità democratica del paese, né tantomeno alla serenità dei cittadini.

UOMO CON GLI ATTRIBUTI (evito di usare l’espressione volgare, che è comunque la più diffusa): è pleonastico; poiché si fa riferimento ai genitali maschili, è evidente che l’essere uomo ne implica il possesso. Non sarebbe più corretto ed elegante sostituire tale definizione carica di testosterone, con uomo di valore?

DONNA CON GLI ATTRIBUTI: è un’aberrazione contro natura per quanto detto sopra, con l’aggravante che l’essere una donna di valore implica la negazione della propria femminilità.

Anna Maria Miceli

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